Baba Ganoush

La mia mamma l’altra sera è arrivata a casa mia con un sacchetto grandissimo direttamente dall’orto del mio nonno Lino, pieno di melanzane e zucchini. Vedendo quelle belle melanzane mi è subito venuta in mente una ricetta che ho visto dalla mia amica Sara di PerAmore: il babaganoush. Ma che origine ha questa salsa fredda? Tipica della tradizione gastronomica mediorientale - siriana, libanese e israeliana - è originariamente abbinata al pane Pita, ma Sara suggerisce di provarla anche assieme alla piadina romagnola, nella versione fresca con le foglie di menta! Spesso il babaganoush viene associata al suo cugino, l’humus di ceci, poiché entrambe hanno una nuance che richiama i colori dei beige, sono entrambe salse che si gustano fredde e grazie agli ingredienti fondamentali in comune, quali tahina, succo di limone e aglio, viene chiamata anche humus di melanzane.

L’origine della salsa babaganoush deriva da una leggenda che narra di un padre costretto a mangiare tutto ridotto in crema poiché… ehm… non aveva i denti. Così la figlia inventò il Baba Ganoush che significa “padre viziato”.

Ingredienti

6 melanzane bio

3 cucchiai di sesamo

2 spicchi d’aglio a piacere

Succo di un limone

Olio extravergine d’oliva

Sale q.b.

Paprica per decorare

Procedimento

1. Lava bene le melanzane e privale del loro picciolo. Poi incidile per il lato lungo e avvolgile nella carta stagnola. Io per risparmiarne ne metto almeno 3 assieme.

2. Cuoci in forno a 200°C per almeno 30 minuti. Poi sforna le melanzane e lasciale raffreddare completamente, aprendo un po’ il cartoccio.

3. Nel frattempo spremi un limo o dosa 45ml di succo di limone di Sicilia. Ammolla in esso i semi di sesamo tenendone un pizzico da parte per decorare. Aggiungi anche l’aglio privato della sua anima e tagliato in due e versa un filo d’olio. Se hai un tritatutto puoi frullare e lasciare da parte fino a che le melanzane non saranno fredde.

4. Quando le melanzane saranno stemperate, aiutati con un cucchiaino per estrarre la polpa e metterla in un contenitore dai bordi alti o nel frullatore. Io ho scelto il primo caso, per poi utilizzare il frullatore ad immersione.

5. Aggiungi ora il composto fluido di succo di limone che avevi preparato e frulla bene. In base al tuo gusto personale potrai decidere se farlo più vellutato o lasciarlo più rustico con qualche pezzo più grossolano.

6. Versa direttamente nella ciotolina con la quale vorrai servirla, versa un filo d’olio e spolvera con i semi di sesamo e la paprika.

Enjoy with Pita!

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