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Generi di Conforto

Summer Picnic

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I Picnic, che siano sotto un albero, nell’orto, in mezzo alla lavanda, che la tovaglia sia stesa sull’erba o venga utilizzato un tavolino o una vecchia cassetta per appoggiare cibi e bevande, un picnic è tale solo se presente l’iconico cestino, a questo no, non transigo.
Il mio risale a un Natale passato, lo aveva regalato qualche parente alla nonna, con dentro i classici generi alimentari di facile consumo. Così nell’estate 2016, in occasione di un picnic che volevo fare con Filippo, durante una della prime fughe romantiche, lo feci foderare.
Altri aspetti fondamentali per la riuscita speciale dei i pic nic sono: la compagnia, buona e di piacevole chiacchiera; il buon cibo, semplice, facile da mangiare e conservato un contenitori amici dell’ambiente per non abbandonare rifiuti; infine, se non ci si vede da un po’, un drink fresco o un buon vino, perché c’è sempre un buon motivo per brindare all’estate!

A seguire vi faccio vedere i pic nic che ho realizzato fino ad ora, nella speranza che possano essere un piacevole spunto per realizzare il vostro!


Tutto è iniziato quando...

Al primo picnic al lago, Filo ed io uscivamo da una settimana, era il 13 agosto 2016 e io indossavo un vestitino di lino rosso, troppo leggero per il fresco clima serale, così Filo prese un telo da mare per riscaldarci.
Avevo preparato un cous cous al pesto di basilico, patate e fagiolini e due mini cheesecake ai mirtilli. Tutto nei vasetti di vetro ovviamente. Dopo aver mangiato a lume di un paio di candele che mi ero portata dietro, abbiamo guardato le stelle.

La seconda volta che utilizzai il mio cestino da picnic fu per una gita nelle Marche, quando Filo conobbe per la prima volta la nonna Anna, che d’estate si trasferisce in Carpegna con la cugina Bruna. Poco lontano da Carpegna c’è un piccolo borgo davvero carino, Frontino.
All’ombra di un sempreverde stendemmo quello stesso telo da mare fortuito (diciamo che Filo lo teneva sempre in auto per le emergenze) e mangiammo un’insalata portata da casa e dei lamponi. Per me è stato un evento davvero significativo, erano i primi sorrisi sinceri dopo tanto tempo in cattiva compagnia.

Arriviamo ai giorni nostri…

La mia amica Chiara - la mia location scouter d’eccellenza - mi chiamò e mi diede una buona scusa per abbandonare il computer e preparare due buonissimi toast al salmone, formaggio spalmabile e rucola. Nella prima periferia di Forlì sorge un campo di lavanda dell’Azienda Agricola Scozzoli Giovanni. Era davvero meraviglioso e l’odore che si poteva respirare appena scesi dalla macchina memorabile. Inutile dire che nei giorni seguenti il campo di lavanda venne preso d’assalto da fotografi, modelli, e chi più ne ha più ne metta. Poco prima della raccolta della lavanda fecero anche un loro picnic. Avranno preso ispirazione?

Passiamo ai picnic nell’orto!

Ultimo picnic, non per importanza, fu quello che feci con la mia amica Martina. La mia cara zucca piantata nell’orto si è estesa facendo della recinzione un graticcio al quale arrampicarsi. Il risultato fu una siepe zucca. Quindi non potevo che organizzare un picnic nell’orto, anche se il mio è di piccole dimensioni ma ricco di pomodorini!
Ho portato di sotto il tavolino pieghevole che tengo in terrazza, due sedie di legno, una bella tovaglia a quadri azzurra - la stessa che ho fatto realizzare appositamente per il picnic nella lavanda - e ho preparato un paio di manicaretti classici, una torta salata ricotta e pomodorini e delle tartine con pomodorini e avocado.
Un vero aperitivo che si rispetti in casa Cinotti - Tassani ha come protagonista il gin! E come non cogliere l’occasione per inaugurare la versione Mid Summer di Hendricks gin?